| L’era del digitale: l’innovazione come chiave per la crescita delle PMI |
L’ICT ha giocato e gioca ancora tuttora un ruolo determinante per il superamento delle criticità legate alla pandemia, sia per ciò che riguarda la quotidianità dell’individuo, per le realtà imprenditoriali fino ad arrivare alla Pubblica Amministrazione. Una conferma di quanto il digitale, se utilizzato correttamente e inserito all’interno di una strategia più ampia, può essere considerato un valore fondamentale. Basti pensare alla telemedicina, allo Smart Working, all’E-Commerce, alla Logistica al Remote Banking e potremmo elencare tutto ciò che ha rivoluzionato la nostra vita in questi mesi, sostenendo le imprese, i liberi professionisti e la PA, generando un significativo punto di svolta nel processo di Innovazione del nostro paese.
Nel fronteggiare il Covid19, l’importanza dell’innovazione è stata determinante come forse mai prima d’ora. Diversi sono stati gli esempi di un pensiero creativo e anche positivo in risposta alle nuove difficile sfide a cui ci ha messo di fronte questo momento particolarmente complesso dal lato sanitario, economico e sociale. Una lezione che ci ha insegnato che innovare non è più un’opzione ma una necessità per tutte le aziende senza distinzioni di settore e dimensioni, sarà indispensabile aver una cultura innovativa all’interno della propria strategia di business per essere resilienti e competitivi in un mercato in costante evoluzione.
| Il punto di partenza |
Si pensi all’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, un processo che ha portato con sé una serie di normative relative alla conservazione e alla gestione del documento digitale. Una tappa che ha segnato solo l’inizio di un percorso verso l’innovazione.
Se da un lato possiamo assistere alla crescita della percentuale delle Piccole Medie Imprese che si sono contraddistinte per la capacità di reinventarsi e hanno avviato un intenso inserimento della digitalizzazione nei processi produttivi, è necessario considerare sul fronte opposto le realtà ancora “resistenti” sul versante digitale, che si limitano al minimo imposto dalla legge. Pertanto, talvolta si fa fronte a gestionali obsoleti, file Excel o documenti cartacei, tralasciando tutti i relativi rischi di una gestione di questo tipo per un’impresa a cui è sempre più richiesto di rimanere al passo nel percorso della digitalizzazione.
Piccole, Medie e Grandi Imprese nella quotidianità si trovano a fronteggiare problematiche simili o spesso anche le medesime. Piccola Impresa non vale a dire meno esigenze e questo può rappresentare il concetto fondamentale da cui iniziare.
| Il resoconto.. |
Il 2020 è stato l’anno in cui molte imprese hanno dovuto far fronte a grandi e imprevedibili cambiamenti nella produttività e nella gestione dei processi. La maggior parte delle PMI italiane vede nell’innovazione digitale un’opportunità per ridurre i costi aziendali. Automazione e Cloud in testa alla classifica tra gli strumenti che promettono aumenti di produttività.
In particolare il Cloud in questi mesi ha dimostrato di rappresentare il cuore della flessibilità, della collaborazione e della gestione agile, ha sostenuto imprese e professionisti fornendo la possibilità di usufruire di una nuova modalità operativa e rendendo la forza lavoro più agile che mai. In evoluzione anche le modalità di acquisto e consumo, il 2020 ha dato spazio all’E-Commerce rivelandosi un’ancora di salvezza per molte PMI in questi mesi, con un aumento del quasi 30% nell’arco dei primi nove mesi dell’anno. I dati mostrano come imprese e consumatori abbiano ampliato la visione verso il commercio online, valutando un approccio più inclusivo e multi-canale della vendita, cogliendo l’opportunità favorita dal legame tra store fisici e online.
| Gli effetti della digitalizzazione |
..Quanto concretamente un’impresa risparmia digitalizzando i processi?
La ricerca “Indagine sulla digitalizzazione e sui risparmi reinvestiti nelle imprese” a cura di Sap Concur condotta in collaborazione con la Cgia di Mestre, prende in analisi l’impatto della digitalizzazione su una medio-grande impresa con più di 50 dipendenti in un momento storico particolare come il fronteggiamento del Covid19.
Un risparmio che si aggira tra 10 e i 50 mila euro per il 37,7% mentre il più del 57% dichiara un vantaggio fino a 10 mila euro all’anno. Inoltre per il 2% delle imprese emerge un risparmio per più di mezzo miliardo di euro. (Fonte Dati: La Stampa ).
Nel 83% dei casi i risparmi vengono reinvestiti in azienda, all’incirca 1 impresa su 3 (ovvero più del 33%) reinveste in parte il vantaggio, un altro abbondante 34% lo utilizza completamente e circa il 14% ha in previsione di farlo in un secondo momento. Contrariamente, meno di 2 imprese su 10 circa il 17% impiegheranno il risparmio per altre esigenze.
Le aree in cui i fondi sono reinvestiti vediamo a capo il settore software, impianti, macchinari con un 40%, a seguire Ricerca & Sviluppo con il 18% e formazione al 17%. Una percentuale inferiore al 10% è ricoperta dal Welfare Aziendale, Sostenibilità, assunzioni e contratti.
“La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi.”